Il diritto di interpello ha la funzione di far conoscere preventivamente al contribuente quale sia la portata di una disposizione tributaria o l’ambito di applicazione della disciplina sull’abuso del diritto ad una specifica fattispecie.
Contribuenti IMU
Ciascun contribuente, qualora ricorrano obiettive condizioni di incertezza sulla interpretazione di una disposizione normativa riguardante tributi comunali, può inoltrare al Comune istanza di interpello.
L’istanza d’interpello deve riguardare l’applicazione della disposizione tributaria a casi concreti e personali. L’interpello non può essere proposto con riferimento ad accertamenti tecnici.
L’istanza di interpello può essere presentata anche dai soggetti che in base a specifiche disposizioni di legge sono obbligati a porre in essere gli adempimenti tributari per conto del contribuente.
Le Associazione sindacali e di categoria, i Centri di Assistenza Fiscale, gli Studi professionali possono presentare apposita istanza relativa al medesimo caso che riguarda una pluralità di associati, iscritti o rappresentati.
Il contribuente dovrà presentare l’istanza di interpello prima di porre in essere il comportamento o di dare attuazione alla norma oggetto di interpello.
L’istanza di interpello, redatta in carta libera, deve essere trasmessa all’Ufficio Tributi mediante consegna diretta o spedizione a mezzo del servizio postale, tramite e-mail o tramite PEC.
Indicazione circostanziata e specifica descrizione, oggetto di interpello
Il funzionario responsabile del tributo cui l’interpello afferisce formula la propria risposta entro 90 giorni dal ricevimento dell’istanza.
Il contribuente dovrà presentare l’istanza di interpello prima di porre in essere il comportamento o di dare attuazione alla norma oggetto di interpello.
Risposta all’istanza presentata trasmessa al contribuente mediante consegna diretta o spedizione a mezzo del servizio postale, tramite e-mail o tramite PEC.
Oppure, puoi prenotare un appuntamento e presentarti presso gli uffici.