Cos'è
E’ un progetto a favore di persone fragili, disabili e/o affette da problemi psichiatrici, non inserite in strutture diurne e non necessariamente già in carico al Servizio Sociale:
a) Persone che versano in condizioni di disabilità fisica, sensoriale o intellettiva/psichica;
b) Persone che versano in condizioni di disagio, anche non certificato;
c) Persone in carico a Servizi Specialistici.
I percorsi risocializzanti sono uno strumento in grado di agevolare lo sviluppo e/o il mantenimento di autonomie personali e abilità sociali e di vita quotidiana di persone la cui disabilità e/o svantaggio sociale incidono in modo rilevante sull’inserimento lavorativo. La finalità è favorire l’inclusione sociale, mettendo al centro non solo la persona con i suoi diritti, ma anche con le sue aspettative e i suoi desideri di affermazione, rafforzando i contatti con il territorio L’obiettivo principale è quello di offrire un’opportunità anche a persone che non sono in grado di garantire una produttività sufficiente richiesta per entrare a far parte del mondo del lavoro. E’ previsto un rimborso mensile alla persona che effettua regolarmente il percorso.
Di norma il percorso risocializzante viene avviato il mese successivo alla richiesta pervenuta dal servizio che ha segnalato il caso, solo nel caso in cui la risorsa individuata confermi la disponibilità ad attivare il progetto.
Il progetto ha durata massima di 24 mesi e può essere prorogato oltre a seguito dell’attestazione di necessità da parte del Servizio Sociale; può inoltre essere interrotto in qualsiasi momento in caso di gravi inadempienze, mancato rispetto degli impegni previsti dal progetto, assenze ricorrenti e ingiustificate, aggravamento delle condizioni di salute.
Il percorso risocializzante è richiesto dal Servizio Sociale del Comune di residenza, che provvede a contattare il NIL (Nucleo Inserimenti Lavorativi) per la verifica della possibilità di presa in carico.